L'Ente gestore

La Legge Regionale 16 settembre 1983, n.78, istitutiva del Parco del Monte Barro, ne ha affidato la gestione al preesistente Consorzio Parco Monte Barro, che dagli anni '70 sosteneva l'opportunità di istituire l'area protetta: si tratta probabilmente dell'unico caso, in Lombardia, di un parco regionale fortemente voluto dalle comunità locali; il vasto consenso locale di cui gode il Parco è testimoniato dalla composizione stessa del Consorzio, in cui oltre ai 4 comuni territorialmente interessati dall'area protetta partecipano anche i limitrofi comuni di Garlate, Lecco e Oggiono, oltre alla Provincia di Lecco e alla Comunità Montana del Lario Orientale.
Prima dell'istituzione del Parco operava il Consorzio per la salvaguardia del Monte Barro, costituito con decreto del Prefetto di Como prot.14694 del 9.1.1974; questo ente assunse la denominazione attuale con il decreto del Presidente della Regione n.7738 del 26 aprile 1988; lo statuto vigente è stato approvato con delibera di GR 12 giugno 1998 n.6/36795.
Recentemente, la Legge Regionale 19 novembre 2002, n.62, con la quale la Regione Lombardia ha individuato il Parco Naturale del Monte Barro secondo la legge 394/91, ne ha confermato la gestione da parte del predetto Consorzio.

Il Parco Monte Barro compie vent'anni

Niente rumori. Niente grida. Niente Clacson.
Ascoltate le musiche della Montagna.
Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete i transistors.

Le vere meraviglie non costano fatica.
Camminare pulisce il cervello e rende allegri.
Dimenticate le preoccupazioni, non i barattoli vuoti.

Un visitatore intelligente non lascia tracce del suo passaggio.
Né iscrizioni. Né distruzioni. Né disordine. Né rifiuti.
Le cartacce sono il biglietto da visita dei cialtroni.

Raccogliete bei ricordi anziché fiori.
Soprattutto non sradicate le piante: spunterebbero pietre.
Ci vogliono molti fili d'erba per tessere un uomo.


Monte Barro, luglio 1988
Rielaborazione di un testo di Samivel

Nel 2003 si celebrerà il ventesimo anniversario di istituzione del Parco Regionale Monte Barro (16 settembre 1983, l.r. n. 78). È quindi tempo di bilanci e di riflessioni su quanto è stato fatto e sulle prospettive future.
Era doveroso rinnovare lo strumento di comunicazione e di divulgazione del nostro Parco approntando una nuovo sito ufficiale in cui dare notizia dell'ambiente naturale e delle strutture culturali, didattiche e ricreative realizzate nell'arco di un ventennio.
Ora che l'uso agricolo del monte, almeno nel senso tradizionale, è quasi scomparso, si è reso necessario rivedere la secolare rete di sentieri collegati a tale attività per renderli funzionali all'attuale uso turistico, escursionistico e culturale del monte.
Si auspica quindi la messa in sordina nel Parco di un turismo sbracato e vacanziero, apportatore di effetti negativi (in termini di rumori, rifiuti, stress ambientale ecc.) e per converso l'esaltazione della funzione didattico-culturale che il Barro può svolgere con le sue straordinarie risorse paesaggistiche, floristico-vegetazionali, geologiche e storico-archeologiche.
La fruizione di tali risorse può essere facilitata da questo sito che consente un primo approccio alle varie emergenze e stimola un successivo approfondimento diretto e personale; il che potrà avvenire con l'ausilio dei numerosi sussidi didattici approntati in loco dal Consorzio e in particolare visitando l'Antiquarium (per l'archeologia), il Centro Visitatori, il sentiero botanico e l'Osservatorio Ornitologico (per gli aspetti naturalistici e faunistici), e il Museo Etnografico a Camporeso (su gli usi e costumi della gente dell'Alta Brianza).
Questo non è quindi materiale da scorrere distrattamente, ma uno strumento da consultare per conoscere un meraviglioso ambiente segnato dalle tracce plurisecolari del lavoro e della presenza dell'uomo in ogni suo angolo e al tempo stesso caratterizzato da straordinarie peculiarità paesaggistiche e naturalistiche, queste ultime esaltate dall'istituzione presso il nostro Parco del Centro Regionale Flora Autoctona.
All'interno poi dell'offerta complessiva, ognuno potrà ritagliarsi ciò che gli è più congeniale e costituirsi una sua consuetudine di visita, di frequentazione, di approfondimento.
In tale modo sicuramente imparerà ad amare questa montagna e a rispettarla.

Galbiate, dicembre 2002

Giuseppe Panzeri
Presidente del Parco

I recapiti

Per ulteriori informazioni riguardo le attività gestite dal Consorzio ci si può rivolgere alla sede del Parco (dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 12.00), che si trova nello stesso edificio che ospita il Museo Etnografico dell'Alta Brianza: frazione Camporeso, 22043 Galbiate (LC), tel.0341-54.22.66; fax 0341-240.216; posta elettronica: parco.barro@tiscalinet.it.
Anche per informazioni e prenotazioni inerenti il Centro Visitatori, il Laboratorio Ecologico Didattico, l'Antiquarium e la Foresteria situati all'Eremo di Monte Barro ci si deve rivolgere agli uffici del parco; il gestore del servizio di bar-ristorante risponde invece allo 0341-240.525.
L'Osservatorio Ornitologico di "Costa Perla" è aperto ai visitatori diverse domeniche l'anno, oppure (nel caso di comitive organizzate) su prenotazione. Si possono avere informazioni sul calendario di apertura al pubblico telefonando alla segreteria del Parco oppure allo 0341.54.25.98 (Osservatorio di Costa Perla).
Per prenotazioni e informazioni sulle attività di Educazione Ambientale ci si riferisca ad Aster srl: tel. e fax 02-20.42.14.69; posta elettronica: info@spazioaster.it.